giovedì 6 settembre 2007

Viaggiare: Cosa sei disposto a fare per risparmiare?
Pochi soldi e tanta voglia di viaggiare. Ma come si fa a viaggiare senza dar fondo ai propri risparmi? Ecco qualche idea:

Couch surfing, letteralmente "surf tra i divani".
 Una serie di persone che fanno parte di un’associazione in rete mettono a disposizione di eventuali ospiti tutti i divani che hanno in casa. In cambio chiedono un piccolo aiuto nei lavori di casa e la possibilità di poter dormire a loro volta sul divano del loro ospite in futuro (quando decideranno di fare a loro volta un viaggio). In questo modo i soldi destinati all’albergo vengono risparmiati e possono essere investiti nel divertimento.
www.couchsurfing.com

Scambiocasa: C'è anche la possibilità di mettere a disposizione tutta la propria casa, in cambio di un'altra, situata nel luogo scelto per la vacanza, tramite l'iscrizione a pagamento ad associazioni che si occupano di garantire la buona riuscita della trattativa. Si tratta di uno scambio temporaneo che mette in contatto persone interessate a visitare i reciproci paesi senza affidarsi ai tradizionali villaggi vacanze.
 www.scambiocasa.com

In campeggio libero: se si possiede una tenda e un certo spirito di avventura si può scegliere il campeggio libero: piantare una tenda e vivere a contatto con la natura. Attenzione però, non dappertutto è permesso e in alcuni Paesi è anche vietato. In Italia, in particolare, il campeggio libero è ufficialmente proibito dappertutto, tuttavia in luoghi particolarmente solitari, in mezzo ai boschi, in montagna, è ancora possibile montare una tenda la sera, dormire e smontarla al mattino, di fronte al controllo di un'eventuale guardia forestale si può balbettare che si è stati sorpresi dalla notte....

In convento: Per chi non bada troppo agli orari, soprattutto quelli di rientro la sera e per chi non si fa problemi a dormire in luoghi magari molto piccoli e semplici una soluzione economica è quella di dormire nei conventi. Il convento dei frati minori di S. Francesco sulle stupende colline fiesolane alle porte di Firenze offre 35 posti in camerate da 6-8 letti. Si possono seguire gli orari di vita e di preghiera della comunità o semplicemente alloggiare la notte. Una buona soluzione sia per lo spirito che per il portafoglio!!!

In ostello: l’associazione AIG conta su una rete mondiale di ostelli comunemente denominati della gioventù, ma di fatto aperti a tutti, anche famiglie e persone mature. Per dormire in un ostello è necessario associarsi e il costo non supera in genere le 20 Euro l’anno, il costo del pernottamento, spesso in camerette con altre persone varia da ostello a ostello ma ha prezzi molto contenuti (sulle 10 Euro a notte). Diventare Socio AIG permette di ottenere decine e decine di agevolazioni, dagli sconti sulla biglietteria ferroviaria all'assistenza medica, da ingressi ridotti a parchi e musei ad abbonamenti a prezzi bassi. Se poi si è di spirito avventuroso si possono provare anche gli ostelli non ufficiali, a volte si hanno gradite sorprese, a volte no. www.ostellionline.org

lunedì 20 agosto 2007

Marinare la scuola

Una delle attività più amate e praticate dagli studenti di tutto il mondo è, senza dubbio, marinare la scuola: saltare un giorno di scuola, senza che i genitori ne siano informati.


A volte è un bisogno per evitare interrogazioni e test in classe per i quali non ci si sente preparatati, altre volte è solo per il piacere di passare una mattinata con gli amici in giro per la città, in luoghi sicuri, evitando i posti frequentati da genitori e parenti. Quello che piace di questa esperienza è proprio il brivido della trasgressione, il sapere che in quel momento si sta violando una regola, la suspance del rischiare di essere scoperti.

Da adulti, a distanza di anni, si ricordano con tenerezza e nostalgia queste “fughe” dalla scuola e molte persone conservano nella memoria queste esperienze come tappe profonde di un cammino che porta dall’essere adolescenti al mondo degli adulti.
La cosa curiosa è che ogni regione italiana (e talvolta ogni città) propone la sua personale variante all’italiano “marinare la scuola”.

Fra queste:

schissare, fare schissa (Valle d’Aosta e Piemonte)
bigiare (Lombardia, Trentino)
brusare (Veneto)
fare forca (Toscana)
fare sega (Lazio e centro Italia)
fare filone (Campania e Sud Italia)
cannare (Sicilia)
fare vela (Sardegna)


Sul sito http://www.smpe.it/folklore/marinare.asp è possibile trovare una lista davvero esaustiva di espressioni usate in Italia e all’estero dai giovani per indicare questa pratica (GIAPPONE saboru (anche fuggire dal lavoro), INGHILTERRA to play truant (anche fuggire dal lavoro), FRANCIA faire l'école buissonnière, GERMANIA blau machen, USA staying Home From School, to play hooky, BRASILE enforcar aula).

Buona lettura!

venerdì 20 luglio 2007

Proverbi, modi di dire, aforismi... l'italiano nella bocca del popolo!

Come inizio di questa avventura sulla lingua italiana, abbiamo pensato di lanciare alcune minisezioni del blog dedicate al modo di parlare della gente, di oggi e di ieri. Ci siamo chiesti e richiesti su come farlo senza rendere noiose queste pagine, ed ecco quello che abbiamo pensato.... ogni tanto, passando su questo blog, troverete un proverbio, un detto, un espressione dialettale o un aforisma.

Speriamo con questo di potervi dilettare o farvi sorridere per 5 minuti al giorno :)
Intanto ecco alcune piccole definizioni linguistiche: che cos'è un proverbio?, che co'è un aforisma?

A domani per la prima segnalazione!

Che cos'e' un Aforisma?

Dal Greco aphorisma's nasce la parola aforisma/aforismo cioe' una breve frase che riunisce un principio e un sapere di genere morale o filosofico.

Che cos'è un proverbio?

Dal Latino proverbium deriva la parola proverbio. Un proverbio non è altro che una massima contenente dettami, norme o consigli in forma sintetica tratti da esperienze. La saggezza popolare è la fonte dei proverbi. Mediamente un proverbio riporta quello che si ritiene vero. Possono contenere similitudini o metafore e possiamo trovarli in più lingue diverse. Lo studio dei proverbi si chiama: Paremiologia.

lunedì 2 luglio 2007

Ciao!


Vogliamo cominciare questo blog con una delle parole italiane più conosciuta al mondo, perché adottata anche in molte altre lingue, nonché nome del simbolo dei mondiali di Italia '90: "ciao".

L'espressione deriva dal veneziano "Sciao tuo", che significa "schiavo tuo", utilizzata come termine di riverenza, quello che in italiano poteva essere “servo vostro”.

Con il '900 e la forte immigrazione italiana in molti paesi del mondo, la parola si è diffusa in lungo e in largo, fino ad entrare come saluto informale anche nel lessico di numerose altre lingue.

In inglese viene usata soprattutto come "goodbye", ma in molte altre lingue, e soprattutto in italiano, viene utilizzata sia come saluto finale che iniziale.

Fra le lingue che l'hanno integrata troviamo:
spagnolo (chao), tedesco (ciao o tschaus), inglese, francese (ciao o tchao), portoghese (tchau), russo, croato, ceco, rumeno, turco, svedese, vietnamita e molti altri ancora....

lunedì 25 giugno 2007

Benvenut*!

Questo blog è dedicato alla lingua e alla cultura italiana.
In ogni post troverete notizie interessanti, spiegazioni sul significato delle parole, aneddoti, quiz e link a risorse utili per lo studio della lingua italiana!
Vi invitiamo dunque a visitarci spesso!